Questa l'ho scritta mentre guardavo una serie di #Netflix, che mi ha fatto riflettere molto.
Durante questa serie oltre a questa bella poesia ho scritto anche un pensiero (vi invito a leggere il pensiero n.49 (Prima di essere noi").
La serie si chiama "Un Professore" una storia appunto di questo professore che insegna filosofia in un liceo. Dalle sue lezioni un po' particolari, dal modo di spiegare le cose e dal modus operandi di spiegarle ho tratto diversi aspetti e collocate nella nostra vita reale.
Le prime parole sono tratte da una canzone, dalla sigla della serie che inizia proprio così.
Spazio tempo di Francesco Gabbani.
Cito una risposta a questa poesia di un mio lettore preferito che riesce a cogliere sempre cose buone e belle dai miei scritti, che ringrazio!
"Bella, mi è piaciuto in particolare l'accostamento di alcune parole, "chiarore dell' alba" e "la bellezza che abbaglia", la bellezza nella semplicità ed il fascino "letale", aggettivo che solitamente si accompagna ad altro, ma ci sta molto bene e rende l'idea. Come pure mi convince l'inizio "nella confusione della gente" "mi fermo" , ecco qui sta anche il fatto positivo e universale della bellezza, che non è solo esteriore, ma ci costringe a fermarci, a uscire dal caos quotidiano e guardare ad una dimensione interiore".
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